anello in argento riciclato, realizzato in fusione a cera persa riproducente la particolare forma dell'ombelico della figlia del committente. La texture dell' epidermide è tale da infondere la necessità di scomporre e riprodurre più volte sullo stesso modello la bellezza del particolare, a creare una sorta di motivo frammentario e sospeso nelle forme, sottolineando il movimento stesso del metallo, la purezza si fà materica e grave, l'imgombro si avvolge nei volumi perdendosi frà gli spazi condivisi dei vuoti, in parte separati fra loro: sono le "mancanze" nello specifico a darci la percezione dei pesi, nell'amore a spiegarci il significato di libertà.